Un mammifero autoctono tra i più simpatici e discreti presenti in natura, lo scoiattolo rosso (Sciuris vulgaris), corre il serio pericolo di scomparire per sempre dai boschi della Valle del Ticino. Questa situazione, destinata, se non si interviene, a modificare per sempre gli ecosistemi presenti nel nostro territorio, è dovuta, ancora una volta, all'insipienza e alla poca attenzione con cui l'uomo maneggia la natura e si cura dei cicli biologici. Animali di altri continenti sono importati per ragioni economiche o per puro diletto e vanità poi, quando non servono più, vengono abbandonati senza considerare come la natura può reagire a questa azione. E' già capitato con altre specie faunistiche, come il cinghiale, la nutria, il siluro, ... ed ora, se vuole sopravvivere, tocca allo scoiattolo rosso confrontarsi con lo scoiattolo grigio americano. Dall'Inghilterra e dall'Irlanda, lo scoiattolo grigio si è diffuso in tutta Europa e ha colonizzato non solo le aree naturali, ma anche i parchi ed i giardini delle città. Le due specie, che occupano la stessa nicchia ecologica, cibandosi delle medesime risorse alimentari entrano così in conflitto e lo scoiattolo grigio, molto più aggressivo, ma anche molto più intraprendente e molto meno disturbato dalla presenza dell'uomo, con cui convive e socializza, finisce per avere la meglio e per colonizzare tutte le aree in cui è presente. Se non si interviene, attraverso campagne informative, progetti educativi ed azioni di controllo delle popolazioni di scoiattolo grigio, lo scoiattolo rosso sarà a serio rischio di estinzione. Controllare l'espansione di una specie per salvarne un'altra contempla scelte i cui risultati daranno ragione delle stesse solo nel tempo; spiegarne le motivazioni ai non addetti ai lavori talvolta implica uno sforzo che non può prescindere dalla conoscenza profonda della tematica. Lo scoiattolo grigio, come già accennato, non ha paura dell'uomo e molte volte lo cerca per alimentarsi in maniera artificiale, diventando quasi domestico. Come spiegare che è fondamentale controllarne la diffusione se si vuole preservare il patrimonio naturale e la biodiversità, con una specie tanto popolare che induce simpatia e tenerezza? Scopo del progetto didattico proposto è quello di iniziare un percorso di consapevolezza e sensibilizzazione verso i delicati equilibri che sorreggono i nostri ecosistemi. Agli studenti -grazie alla presentazione della biologia ed etologia delle specie in oggetto, la comprensione delle azioni da adottare per la tutela della fauna autoctona, lo studio delle modificazioni di un ecosistema a causa della presenza di specie invasive- si spiegheranno le ragioni profonde che talvolta inducono a scelte che paiono discutibili indirizzandoli, per mezzo della conoscenza e dell'esperienza pratica, verso atteggiamenti responsabili.
Per maggiori informazioni - http://ente.parcoticino.it/per-le-scuole/attivita-di-educazione-ambientale/
Province: Varese, Milano, Pavia Regioni: Lombardia
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