Il paesaggio del Parco del Ticino è fortemente caratterizzato dal fiume e dalla sua valle, che costituiscono un unicum di grande rilievo e bellezza.
Accanto alla valle fluviale, il paesaggio della pianura irrigua testimonia le rapide trasformazioni che l'uomo ha praticato su questi territori.
La presenza di numerosi fontanili, di grandi opere idrauliche, di antichi sistemi di coltivazioni e di altri elementi che caratterizzano il paesaggio agrario costituiscono un riferimento costante e di grande panoramicità nella valle del Ticino.
Il Ticino nasce in Svizzera. La sua sorgente principale è in testa alla val Bedretto, al Passo di Novena, a circa 2.480 metri di quota, mentre un'altra sorgente è nei pressi dell'Ospizio del San Gottardo e si congiunge alla prima ad Airolo. Dopo un percorso selvaggio (da vedere le gole di Stalvedro e del monte Piottino), all'imbocco della piana di Magadino il Ticino viene imbrigliato in argini che ne fanno un banale canale fino al delta con cui sfocia nel Lago Maggiore.
La Valle del Ticino rappresenta un'area ad elevata biodiversità, dove ad una grande variabilità di ambienti - corsi d'acqua, boschi di conifere, boschi planiziali, brughiere, zone umide, pianura agricola irrigua, impianti arborei da legno - corrisponde una mirabile varietà di habitat all'interno dei quali trovano condizioni uniche per la loro sopravvivenza numerose specie di animali e vegetali.
La flora del Parco del Ticino è una sorta di riassunto della vegetazione padana nel tempo e nello spazio.
Nel tempo perché presenta lembi boschivi analoghi a quelli delle grandi foreste alluvionali dell'Europa, come erano prima degli insediamenti umani.
Il Parco del Ticino rappresenta un'eccellenza nel panorama faunistico del territorio della Pianura Padana. Nel Parco vivono stabilmente 48 specie di mammiferi. I carnivori predatori, dopo la scomparsa del lupo, sono rappresentati da martora, volpe, tasso, donnola, puzzola e faina, ai quali è affidato il ruolo fondamentale nella regolazione dell'equilibrio biologico.
L'agricoltura è fondamentale per il Parco del Ticino: su una superficie complessiva di circa 90.000 ha, più di 50.000 sono coltivati. Questo semplice dato è estremamente significativo perché aiuta a comprendere l'enorme impatto dell'agricoltura sul paesaggio, sull'ambiente, nonché sui valori "sociali" del Parco, come la cultura, la storia e le tradizioni.
L'importanza del Ticino e della sua valle è stata riconosciuta a livello internazionale con l'inserimento nel 2002 nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera, nell'ambito del programma MAB (Man and Biosphere) dell'UNESCO.