Il territorio del Parco Lombardo della Valle del Ticino, può essere diviso in quattro zone:
La cosiddetta valle fluviale è la parte scavata dal fiume nei sedimenti della pianura lombarda. Rappresenta il 40% circa della superficie totale del Parco ed è la parte naturalisticamente pi ricca e interessante. L'agricoltura, presente e diffusa ricopre il 60% del territorio del Parco, è favorita dalla ricchezza d'acqua: i campi si insinuano tra i boschi, soprattutto nella parte bassa del fiume dove le pendenze dei terrazzi sono pi dolci. Qui si trovano stupendi ambienti umidi caratterizzati dalla presenza di lanche e mortizze, dove l'acqua scorre lenta o ristagna e dove si sviluppa una rigogliosa vegetazione igrofila.
La pianura irrigua, solcata da rogge e canali di irrigazione, è situata nella parte centro-meridionale del Parco, a sud del canale Villoresi. Questa zona è sede di una intensa attività agricola. Le colture principali sono le riso e mais, alternate a campi di pioppo. Sono presenti anche colture che hanno resistito all'intensivizzazione. Tra queste grande importanza storica hanno le marcite e i prati marcitoi.
L'altopiano asciutto, situato a nord, è occupato da brughiere, oggi in parte trasformate dall'urbanizzazione. Numerosi sono gli insediamenti abitativi presenti.Le città si sono estese in maniera caotica formando una nebulosa di centri pedemontani che lungo l'asse della via del Sempione si collega alla metropoli milanese.
Le colline prealpine, sono situate nella parte pi settentrionale del Parco, in provincia di Varese. Costituendo un ambiente ameno e dal clima gradevole, ricco di pinete che si affacciano sulle sponde meridionali del Lago Maggiore.
Il fiume Ticino è stato sempre confine naturale tra civiltà, nazioni, popoli, regnanti, che hanno abbondantemente fortificato questa area strategica soprattutto con torri di avvistamento e castelli.
Il Castello di Abbiategrasso, il Castello di Vigevano, Villa Visconti a Cassindetta di Lugagnano, il Castello di Bereguardo, il Castello di Somma Lombardo, Villa Gaia e Borgo Archinto a Robecco sul Naviglio, l'Abbazzia di Morimondo... sono solo alcuni dei tesori dell'arte situati nel territorio del Parco.
Il Parco Lombardo della Valle del Ticino ha una superficie complessiva pari a 91.140 ettari. Un territorio nel quale si accompagna alla vocazione naturale (22 mila ettari) e a quella agricola (47 mila ettari) un territorio urbanizzato sulla cui gestione il Parco è chiamato a dare indicazioni di compatibilità negli strumenti urbanistici, nel rispetto e nella valorizzazione del patromonio ambientale. Sui circa 22 mila ettari di territorio urbanizzato interagiscono 47 Comuni, dislocati sulle province di Milano, Pavia e Varese. Questo complesso, per le peculiarità di carattere paesaggistico e storico presenti, offre al visitatore una rete di "muesi a cielo aperto".