Con il termine "baraggia" viene indicato un ambiente boscoso con esemplari più o meno radi di querce, betulle, carpini, con sottobosco di brugo, che si estendeva un tempo sui terrazzi marginali della pianura piemontese da Biella fino al Ticino. La riserva tutela alcuni nuclei della Baraggia originaria, in passato molto estesa e oggi ridotta ad alcune 'isole' a causa dell'intensa opera di bonifica che ha favorito la risicoltura.
Di notevole interesse naturalistico sono i popolamenti faunistici tipici del territorio baraggivo, in particolare l'entomofauna con specie rare ed endemiche; tra queste si ricordano i coleotteri carabidi endemici: Agnonium livens, A. ericeti, Bembidion humerale, il coleottero Catops westi, un catopide presente soltanto in un'altra stazione in Italia, e il lepidottero Coenonympha oedippus molto raro e localizzato.