Il Parco del Frignano si presenta ricco e variegato, con paesaggi incontaminati e una natura rigogliosa.
All'interno dell'area protetta sono presenti due zone di particolare interesse: la zona compresa tra il monte Cimone, il Libro Aperto e il lago Pratignano e la zona dei monti Giovo e Rondinaio, entrambe SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale).
Dai laghi glaciali ai castagneti secolari, passando per le praterie sommitali, i boschi di conifere e le rocce arenarie del monte Cimone, per scoprire tutte le caratteristiche naturali del territorio del Parco non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Antica area d'insediamenti umani, l'alto Frignano conobbe una consistente presenza umana con i Liguri Friniati, rimasti sul territorio fino allo scontro con i Romani, ai quali si deve il primo tracciato (Via Bibulca) di attraversamento del crinale verso la Toscana, poi integrato nel Medioevo dalle vie legate ai pellegrinaggi verso Roma.
Vie storiche che poi, durante il dominio estense, videro ampliamenti e nuovi tracciati (Via Ducale, Via Vandelli).
Oltre a queste, nel Parco sono numerose le tracce dell'attività umana nel corso dei secoli, dai centri storici dei comuni alle borgate, dagli ospitali alle pievi, dalle corti contadine alle più antiche "capanne celtiche", dai mulini fino ai metati.