Una fitta rete di sentieri attraversa il territorio del Parco, dal fondovalle alla cresta e consente di scoprire anche i luoghi meno frequentati del Parco. Sentieri tematici, sentieri autoguidati, itinerari a lunga percorrenza e strade militari, di rilevanza internazionale (Via Alpina, le Strade dei Valdesi) o nazionale (Grande Traversata delle Alpi o Via Francigena), altri sono estremamente significativi per scoprire le peculiarità del territorio (Sentieri naturalistici autoguidati, 14 Sentieri del Gran Bosco a cura dei guardiaparco) che offrono a scolaresche, famiglie ed escursionisti esperti l'opportunità di conoscere la storia, la natura e la cultura dell'Alta Valle di Susa.
Tutti gli itinerari sono sottoposti a periodica manutenzione e segnalati da cartelli con tempi di percorrenza e quote.
Tutte le strade sterrate interne sono chiuse al transito motorizzato e liberamente percorribili a piedi, in bicicletta, con gli sci o con le ciaspole. Alcuni sentieri sono di rilevanza internazionale (Via Alpina, le Strade dei Valdesi) o nazionale (Grande Traversata delle Alpi o Via Francigena), altri sono estremamente significativi per scoprire le peculiarità ambientali, storiche e culturali del territorio (Sentieri naturalistici autoguidati, 14 Sentieri del Gran Bosco a cura dei guardiaparco). Tutti sono ben segnalati e soggetti a manutenzione periodica da parte dell'Ente. Il regolamento di fruizione del Parco (L.R. n.16/1991) vieta di uscire dai sentieri segnalati.
Le strade e i sentieri del Parco del Gran Bosco di Salbertrand sono stati ideati per una percorribilità essenzialmente estiva. In periodo invernale molti itinerari non garantiscono un adeguato livello di sicurezza. Pertanto si consiglia, prima di intraprendere i percorsi in presenza di neve o ghiaccio, di verificarne la percorribilità consultando il personale dell'Ente, il gestore del Rifugio D. Arlaud ed i bollettini meteo-nivologici.
Il regolamento di fruizione del Parco, L.R. 22 aprile 1991, n. 16 disciplina le modalità di utilizzo e di fruizione dell'area protetta. L'accesso dei visitatori è libero e può avvenire esclusivamente muovendo dagli ingressi del Parco, sulle strade carrozzabili interne o sui sentieri segnalati. Sono vietati l'accesso e la circolazione dei mezzi motorizzati. E' vietata l'introduzione di cani di qualsiasi razza, al di fuori delle aree attrezzate e segnalate dall'Ente Parco. I cani vanno tenuti al guinzaglio.
Depliant del Parco (PDF - 5Mb)
Tutte le strade all'interno del Parco sono chiuse al transito dei mezzi motorizzati esclusi quelli autorizzati (L.R. n.16/1991). Sono comunque percorribili a piedi, in MTB ed in inverno con sci o racchette da neve.
Fanno eccezione la strada Sauze d'Oulx-Monfol-Ser Blanc (aperta tutto l'anno fino a Monfol e nel periodo estivo fino all'area attrezzata Ser Blanc all'interno del Parco) e la Strada Provinciale n.173 dell'Assietta sullo spartiacque tra Valle di Susa e Valle Chisone, dal 2007 oggetto di un piano di valorizzazione e di regolamentazione del traffico.
Il Parco è attraversato da una fitta rete di itinerari escursionistici, per tutte le esigenze e capacità, che percorrono dal fondovalle alla cresta spartiacque con la Val Chisone e da est a ovest l'area protetta. Tutte le strade sterrate interne sono chiuse al transito motorizzato e liberamente percorribili a piedi, in bicicletta, con gli sci o con le ciaspole. Alcuni sentieri sono di rilevanza internazionale (Via Alpina, le Strade dei Valdesi) o nazionale (Grande Traversata delle Alpi o Via Francigena), altri sono estremamente significativi per scoprire le peculiarità ambientali, storiche e culturali del territorio (Sentieri naturalistici autoguidati, 14 Sentieri del Gran Bosco a cura dei guardiaparco). Tutti sono ben segnalati e soggetti a manutenzione periodica da parte dell'Ente. Il regolamento di fruizione del Parco (L.R. n.16/1991) vieta di uscire dai sentieri segnalati.
Sentieri segnalati con cippi e segnavia metallici sul territorio.
La guida "Occhi Aperti sul Parco" su cui sono accuratamente descritte tutte le soste è in vendita presso il Centro Visite
Tra il paese di Salbertrand e il Parco del Gran Bosco, si snoda un itinerario ad anello di circa 7 km (tempo di percorrenza 2 ore circa) che va a toccare strutture e antichi edifici testimonianza della religiosità e della cultura materiale della comunità di Salbertrand e dell'intera Valle dell'Alta Dora.
Il mulino idraulico, il forno comunitario, la ghiacciaia ottocentesca, la smoke sauna, il cantiere forestale, l'ingresso della miniera, la carbonaia, i ruderi di vecchie calcare, la Parrocchiale e i suoi tesori, la cappella affrescata dell'Annunciazione, l'Hotel dieu, le antiche fontane il sito dedicato al Glorioso rimpatrio dei Valdesi raccontano secoli di storia e di sfruttamento delle risorse del territorio e costituiscono punti dimostrativi di attività produttive effettuate con tecniche tradizionali.
Depliant dell'Ecomuseo (5,1Mb)